Gli Antibiotici
La Penicillina e la Scoperta degli Antibiotici
Quando i batteri patogeni hanno infettato un corpo si ricorre agli antibiotici, potentissimi battericidi che uccidono i batteri (battercidi) o ne inibiscono la moltiplicazione (batteriostatici).
Gli antibiotici sono farmaci piuttosto recenti, essendo stati diffusi solo nel corso nel Novecento e precisamente nel 1928, per merito delle ricerche di Fleming, Premio Nobel per la medicina scopritore della penicillina.
Lo scienziato britannico notò come il penicellium notatum, una specie di fungo, svolgesse una naturale funzione battericida e da tale scoperta, peraltro in parte casuale, comprese la possibilità di ricorrere a sostanze naturali in grado di distruggere i batteri o bloccarne lo sviluppo.
Nel 1940 lo scienziato berlinese Chain e l'australiano Florey riuscirono ad isolare la sostanza che si rivelò essenziale nel combattere i batteri ed in particolare lo streptococco, i batteri dalla forma sferica responsabili di malattie diffuse come la polmonite, la tonsillite, la scarlattina e l'otite.
Le penicilline sono state successivamente prodotte in modo industriale, hanno salvato tantissime vite e spalancato le porte alle ricerche sui nuovi farmaci chiamati antibiotici, eccezionali per le loro proprietà curative in caso di malattie infettive, ma ai quali ricorrere con parsimonia in virtù degli effetti collaterali e della notevole capacità d'adattamento dei batteri che operano rapide mutazioni per resistere a tali medicinali.